Tra memoria e innovazione: il ripristino del paesaggio, investimento per le generazioni future. Gli interventi di restauro in contesti paesaggistici fortemente degradati rappresentano un momento delicato di scelta e/o di compromesso tra la necessità di conservare tracce di memoria e di esperienze del passato e il bisogno di operare trasformazioni dettate dalle esigenze della società contemporanea.
Fin dagli albori con i fratelli Lumiere, il paesaggio ha sempre avuto un ruolo fondamentale nel cinema. Si puó affermare che, oltre rappresentare il fondale imprescindibile per lo svolgimento della narrazione, piú spesso il paesaggio viene elevato al rango di personaggio dialogante, in grado di interagire con la storia. Spesso empatico, a volte contrastante, mai indifferente, rappresenta sempre un elemento di enfatizzazione o di sottolineatura.
“Se si perdono i sapori, prima o poi si perderanno anche i saperi…“ Fernando Santucci.
Il paesaggio è espressione dell’agire e del sapere dell’uomo, tanto quanto lo sono i frutti delle sapienti coltivazioni della terra. Da questa premessa prende vita una conversazione sull’importanza della reintroduzione di memorie antiche ma consolidate, legate agli aspetti produttivi dei territori coltivati e tradotte in cibi, profumi, saperi e sapori.
Da sempre associamo le nostre emozioni positive alla categoria estetica del ”bello”e “dell’armonico”, compiacendoci nella loro contemplazione. La Neuroestetica, nuova branca delle neuroscienze, ha individuato i fenomeni cerebrali alla base dei cambiamenti emotivi che possono verificarsi di fronte ad una esperienza sensoriale estetica.
Un corretto approccio alla pianificazione non può non tenere conto degli effetti e delle conseguenze sul paesaggio e sulla scenografia della città. D’altra parte in Italia i centri urbani, siano essi borghi o grandi città, costituiscono un patrimonio storico e culturale unico e prezioso.
Valorizzare il paesaggio urbano significa quindi non solo rigenerarlo, creando un ambito in cui vivere in maniera salubre, comoda e gradevole –in sintesi godere di una buona qualità di vita- ma anche creare la degna cornice in cui far emergere l’antico patrimonio storico - architettonico, facendolo dialogare correttamente con il nuovo e il moderno
Rimini, presenta i problemi di una zona di costa di grande turismo stagionale, complicati dal suo essere al tempo stesso città storica e densamente abitata durante l’intero arco dell’anno. In conclusione del ciclo di convegni, si analizzeranno le criticità della città, cercando di individuarne le potenzialità e delineandone alcune strategie per il suo futuro sviluppo.